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Conto Termico 2.0

II nuovo Conto Termico apre gli incentivi anche ai privati e ai piccoli impianti ad uso domestico: su Climamarket.it trovi con facilità i dispositivi già approvati dal GSE.

Dal 31 maggio 2016 è entrato in vigore il nuovo Conto Termico, noto come Conto Termico 2.0; si tratta di un incentivo statale per tutti gli interventi finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

La misura è entrata in vigore per la prima volta alla fine del 2012, la nuova versione però semplifica le modalità di accesso, amplia i soggetti ammessiinnalza il tetto degli incentiviche possono essere erogati in una singola rata (da 600 a 5.000 eur) e riduce i tempi di erogazione (da 6 a 2 mesi).

Possono beneficiare del nuovo Conto Termico le Pubbliche Amministrazioni, le impresema anche soggetti privatisocietà in house e cooperative di abitanti. I fondi stanziati ammontano a 900 milioni di euro/anno, di cui 200 riservati alla Pubblica Amministrazione.

Il nuovo Conto Termico permette di riqualificare dal punto di vista energetico la propria abitazione, o ufficio, assicurandosi un risparmio costante nel tempo e un recupero in tempi rapidi di una parte consistente dell’investimento effettuato per la riqualificazione: il risparmio viene garantito dall’efficientamento energetico, l’incentivo permette un rapido recupero dei costi iniziali sostenuti.

Il Conto Termico 2.0 prevede 2 tipologie di incentivi:

  • Interventi di incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti (possono accedere a questo tipo di incentivo solo le Pubbliche Amministrazioni)
  • Interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza (accessibili anche a privati, aziende, condomini, cooperative di abitanti)

Negli incentivi del tipo 1 rientrano tutti gli interventi di efficientamento dell’edificio (ad es. coibentazione, sostituzione serramenti, schermature solari, illuminazione interni, tecnologie di building automation) e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale obsoleti con impianti a maggiore efficienza (es. caldaie a condensazione).

Gli incentivi di tipo 2, accessibili anche ai privati, comprendono la sostituzione di impianti esistenti con generatori alimentati grazie a fonti rinnovabili (ad es. pompe di calore, caldaie, stufe e termocamini a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore) e l’installazione di impianti solari termici, anche abbinati a tecnologia solar cooling per la produzione di freddo.


LE PERCENTUALI DEL NUOVO CONTO TERMICO

La misura prevede le seguenti percentuali massime di incentivo agli investimenti:

  • fino al 65% dell’investimento per gli "Edifici a energia quasi zero" (nZEB);
  • fino al 40% per interventi di isolamento delle pareti e coperture, sostituzione di chiusure finestrate, installazione di schermature solari, illuminazione di interni,  building automation, caldaie a condensazione;
  • fino al 50% in caso di interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F (ovvero zone molto fredde, in cui è consentito l'utilizzo del riscaldamento invernale per 14h/giorno o più) e fino al 55% nel caso di isolamento termico e sostituzione delle chiusure finestrate, se abbinati ad altro impianto (caldaia a condensazione, pompe di calore, solare termico, ecc.);
  • fino al 65% per la sostituzione di impianti tradizionali con impianti a pompe di calorecaldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici;
  • il 100% delle spese per la Diagnosi Energetica e per l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le PA(e le ESCO che operano per loro conto) e il 50% per i soggetti privati, le cooperative di abitanti e le cooperative sociali.
 Il calcolo della percentuale effettivamente incentivabile viene fatta in base al tipo di intervento o dispositivo e alla fascia climatica in cui si trova l’edificio efficientato.

Gli importi fino a € 5.000 vengono erogati in una singola rata; per importi superiori, è prevista una erogazione in più anni in base all’importo totale da incentivare.

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